Eminenza Reverendissima Mons. GIOVAN BATTISTA PICHIERRI,
ho letto della sentenza del Tribunale di Trani, che i Suoi Avvocati hanno definito ingiusta e mi sono chiesto se, forse, anche così non sia stata manifestazione della volontà di Nostro Signore.
In fondo, quei tre milioni di euro, più la somma preventivata per ristrutturare il Palazzo oggetto di contesa, potrebbero essere impiegati in tante altre cose.
Penso al Salone di San Giuseppe, dove il Parroco ed i Fedeli si stanno autotassando per la ristrutturazione; per non parlare della “Questione Campetto”, che persino il Sindaco Riserbato l’ha definita “una ferita aperta”.
Oppure, la costruzione della Chiesa per la Parrocchia di “San Magno” che, ubicata nel Quartiere Stadio, potrebbe fornire anche un luogo di aggregazione per i Giovani della zona.
Ancora, la nuova Parrocchia del “Cristo Redentore” dove, anche qui, con la costruzione di una nuova Chiesa, comprensiva di altri locali, potrebbe fornire servizi agli abitanti del Quartiere Sant’Angelo, abbandonati dal Governo degli Uomini.
Infine, se vuole concentrarsi su un unico luogo per creare un centro con più servizi per le Famiglie e i Bambini, potrebbe chiedere in comodato gratuito, o a prezzo “politico”, gran parte dell’immobile dove ha sede l’IPAB “Don Lorenzo Milani” di Trani, contribuendo anche al recupero di un edificio nel Centro storico.
Ma Lei Eminenza Reverendissima, oltre a saper meglio di me quali sono l’esigenze della Nostra Comunità, ha tanti consiglieri più validi di chi le sta scrivendo e che, sicuramente, sapranno darLe il suggerimento più adatto.
Infatti, confido in modo particolare su uno dei Suoi consiglieri, che è sempre da ascoltare ed a cui tutti noi ci rivolgiamo quotidianamente.
Ringraziando per l’attenzione, Le porgo cordiali saluti.
Eugenio B. Martello
P.S. Chiedo scusa se Le sono sembrato irriverente ad intervenire su questa vicenda, ma visto che ogni anno sul 730 firmo per l’8×1000 alla Chiesa Cattolica, quei soldi me li sento anche un po’ miei.