Nun me convince

Se qualcuno condivide la necessità di “realizzare le coalizioni più larghe attorno a candidati scelti con le primarie, in modo democratico, capaci di interpretare lo spirito del tempo, e cioè un bisogno di discontinuità rispetto al ventennio – berlusconiano e antiberlusconiano – che abbiamo alle spalle, portatori di proposte davvero innovative e di uno stile sobrio e normale”, forse non si è accorto che per Trani il tempo è scaduto.

Se qualcheduno pensa che Ferrante possa fare un passo indietro dopo aver dato fuoco alle polveri elettorali, forse è un inguaribile sognatore.

Se ci sono persone che ancora immaginano uno scenario dove Operamolla & C.  possano condividere le linee programmatiche di Ferrante, forse vogliono “sorprendere” l’elettorato che, poi, non capirà.

Se i “capoccioni” delle segreterie dei partiti pensano che l’unica ragione per cui gli Elettori Democratici debbano votare il Candidato del centrosinistra soltanto per battere il centrodestra, forse abbiamo già perso… ma di brutto.

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Ricominciare da tre

Arieccoci a parlare di divisioni e di primarie nel centrosinistra grazie alla recente uscita della Federazione della Sinistra Tranese… con il loro candidato sarebbero in tre a correre per le primarie…


E così ci ritroviamo a discutere di primarie non come occasione per collaborare, confrontarsi e precisare la proposta politica del centrosinistra, come scrive Civati, ma come sorta di “referendum de noialtri” su tizio o su caio.


Invece io, cocciutamente, sostengo che prima primarie sono soprattutto un giudizio su un programma, magari redatto attraverso la partecipazione dei Cittadini, e per ultimo uno strumento per scegliere colui che dovrà realizzare tale programma.


Manca un anno… c’è tempo…  ma muoviamoci!

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Buio e Controbuio

E’ lunga e complessa la partita nel Centrosinistra tranese per giungere ad individuare il proprio “Candidato 2012”.

Sicuramente sortite singole, pur nel rispetto del diritto di parola, risultano virtuali ed a impatto zero sui Cittadini.

Risulta pure inutile usare le carte dell’attacco mediatico, su media ed internet (leggi Facebook), contro un “Candidato che non c’è”… ancora.

Ci vorrebbe qualcosa o qualcuno, mi va bene anche “un’entità paranormale”, che butti all’aria il tavolo da gioco con la forza di un programma costruito con “partecipazione e trasparenza”… il tempo c’è… Muoviamoci!

Intanto, se proprio dobbiamo giocare con queste regole, mi sono trovato da solo il mio Candidato… che sicuramente non ha paura del “buio” e del “controbuio”…

 

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Chiamata alle armi?

Sulla candidatura del Capogruppo PD Ferrante alla Primarie (?) del Centrosinistra, su cui ho espresso già la mia opinione, è entrata a gambatesa l’Associazione “Etica e Politica”.

Sinceramente, non me ne vogliano i loro Associati, ma pur condividendo “lo sfogo” non apprezzo la solita “chiamata alle armi” diretta alla Società Civile.

Tirare per la giacchetta “le meglio persone” della Società Civile è uno scena già vista che, difficilmente, ha dato dei risultati buoni e duraturi, soprattutto a Trani…

La mia idea è che la Politica non deve acquisire “ le persone” dalla Società Civile, ma il “metodo di lavoro”.

Infatti, le Organizzazioni del Terzo Settore basano la loro forza grazie a “fondamentali” come l’organizzazione, la partecipazione, la trasparenza e la condivisione delle decisioni.

Insomma, tutti ingredienti che, se cucinati insieme, sfornano una pietanza “pesante” da digerire per il mondo della politica.

Per cui, è inutile prendere “la meglio persona” dalla Società Civile ed inserirla in un “ecosistema” diverso, perché si avrebbe un “corto circuito” con conseguente black-out  di cui  beneficieranno i soliti politicanti… soprattutto del centrosinistra.

Si deve, perciò, procedere a bonificare l’ambiente con una sana e numerosa partecipazione dei Cittadini alla vita del partito; bisogna gestire le sezioni di partito come se fossero associazioni di Volontariato, lavorando su “informazione” e “formazione,” binomio che produce sempre una “partecipazione consapevole”.

Quindi, se “una chiamata alle armi” ci deve essere, questa dovrà vedere come destinatari  tutti i Cittadini, al fine di “popolare” le praterie desolate delle sedi locali di partito, demolendo quel muro tra “politica e Volontariato” eretto non a difesa dell’Associazionismo, ma costruito dai politicanti per salvaguardare i loro “orticelli di potere”.

Se non si cambia “metodo di lavoro” non c’è “Montezemolo” locale che possa reggere…