Chi ha paura del Martello cattivo?

Per chi non lo sapesse, domenica prossima si svolgeranno le elezioni per la Presidenza dei Locali e Provinciali della Croce Rossa Italiana.

Poiché dal 3 dicembre u.s. non ricopro più la carica di Commissario Regionale Volontari del Soccorso – CRI, causa soppressione delle Componenti Volontaristiche CRI, mi sono sentito libero di esprimere, anche alla luce del web, le mie preferenze elettorali.

Ebbene, da non crederci, ma qualcuno si è risentito ed ha richiesto che sia “inibito” ad “esternare” le mie preferenze elettorali sul web.

Alla notizia, visto che sono a dieta, per punizione ho aperto il frigorifero e mi sono mangiato un bel pezzo di torta mentre scrivevo su Facebook.

 

1334053976859_vignetta_censura_cina_tank_500.jpg


Highlander con la Croce Rossa

Leggendo il nuovo Regolamento dei Volontari della Croce Rossa Italiana noto che la nomina di un Delegati Tecnico di Area: “deve essere espressamente motivata sui seguenti parametri: adesione ai Principi della Croce Rossa, capacità organizzative e competenze tecnico-scientifiche, titoli acquisiti, anche esternamente alla C.R.I., esperienza” (Art. 22.1, lettera e),

mentre, quello dell’Area V “Gioventù”

Art. 22.1.Il Presidente del Comitato C.R.I., a tutti i livelli associativi: (..)

f) nomina il Delegato Tecnico all’Area V “Gioventù”, scegliendolo tra i Volontari C.R.I. di età non superiore ai trentadue anni e su proposta vincolante di un’assemblea dei Volontari C.R.I. di età non superiore ai trentadue anni, all’uopo convocata entro dieci giorni dal suo insediamento. La partecipazione a tale Assemblea da parte dei Militari C.R.I. e delle Infermiere Volontarie C.R.I. di età non superiore ai trentadue anni costituisce attività istituzionale e non è soggetta all’autorizzazione del Comandante o dell’Ispettrice del Corpo.

Art. 22.5 La mozione di censura nei confronti del Delegato Tecnico all’Area V Gioventù è votata dall’assemblea dei Volontari C.R.I. di età non superiore ai 32 anni.

Art. 24.4 (…) Ove nella Sede ci siano almeno dieci Volontari C.R.I. di età non superiore a trentadue anni, il Presidente nomina, su proposta vincolante di un’assemblea di Volontari C.R.I. di età non superiore ai trentadue anni, il Delegato Tecnico all’Area V Gioventù.

Art. 27.5 Nelle more dell’approvazione della regolamentazione della Gioventù della Croce Rossa Italiana conforme alla Politica della Gioventù della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, i Delegati Tecnici all’Area V Gioventù svolgono le mansioni di rappresentanti dei Giovani dei livelli corrispondenti.

Quindi, di fatto, all’interno della CRI ci sarà un’altra “struttura” parallela a quella dei Comitati con tanto di Vertice eletto, democraticamente, da una “Assemblea” dentro l’Assemblea.

Eppure quel giorno a Roma…

 

25 anni in due giorni

Domani e dopodomani si svolgeranno a Roma due importanti Riunioni Nazionali Plenarie dei Vertici della Croce Rossa Italiana.

Oggetto di tali incontri è la Riforma della CRI, figlia del Decreto Legislativo emanato dal Governo Monti che trovate qui.

Io ci sarò anche per chiudere un cerchio personale grande 25 anni, visto che non è mia intenzioni propormi in futuro per alcuna carica in CRI.

Il mio gesto, oltre che da essere dettato da motivi personali, si basa soprattutto sulla consapevolezza che i prossimi Vertici CRI dovranno essere: determinati, presenti, preparati e con un forte “attaccamento alla maglia” piuttosto che alla poltrona.

La Croce Rossa Italiana si sta incamminando sulla via del rinnovamento irta di pericoli, anche grazie ad un intervento legislativo non dei migliori.

Inciampare in una delle mille buche presente sul cammino non vuol dire solo tornare indietro di decenni, ma mortificare il lavoro ed i sacrificio di migliaia di Volontari, senza dimenticare (mai e poi mai) che alcuni nostri collegi hanno dato la vita per la Croce Rossa.

Per questi e per tanti altri motivi sarebbe il caso che alcuni “personaggi”, vecchi e nuovi, che come avvoltoi oggi stanno planando sugli scenari della futura CRI, facciano ritorno al loro nido.

Così come scrissi nel lontano agosto 2010, ribadisco:

<<Chi rimane deve avere fiducia dei propri  compagni di viaggio e ringraziare quelli che sono rimasti in stazione… o chi  ha impedito ad alcuni personaggi di imbarcarsi>>.

Chi vuole prendere il timone del nave non deve mai dimenticare tre cose:

1) che l’apparato amministrativo in questi ultimi anni non ha dato grande prova di favorire il cambiamento, anzi in alcuni casi ha continuato ad ostacolare l’operato dei Volontari attribuendosi compiti non previsti;

2) la questione “Giovani” non deve essere utilizzata come “grimaldello” per raggiungere il successo effimero dell’affermazione elettorale, anche perchè (secondo me) si è avverato quanto immaginato da un visionario nel settembre 2009: oggi abbiamo una “componente dopata”;

3) se parliamo di Componente Unica che questa sia unica sul serio, con eccezione del Corpo Militare e delle Infermiere Volontarie.

Oggi ho letto una frase di un Politico sulle elezioni regionali della Lombardia, che c’azzecca proprio con la riforma della CRI:

<<Senza pasticci, né pasticcini. Perché non è giusto, perché non è il momento.>>