Chi ha paura del Martello cattivo?

Per chi non lo sapesse, domenica prossima si svolgeranno le elezioni per la Presidenza dei Locali e Provinciali della Croce Rossa Italiana.

Poiché dal 3 dicembre u.s. non ricopro più la carica di Commissario Regionale Volontari del Soccorso – CRI, causa soppressione delle Componenti Volontaristiche CRI, mi sono sentito libero di esprimere, anche alla luce del web, le mie preferenze elettorali.

Ebbene, da non crederci, ma qualcuno si è risentito ed ha richiesto che sia “inibito” ad “esternare” le mie preferenze elettorali sul web.

Alla notizia, visto che sono a dieta, per punizione ho aperto il frigorifero e mi sono mangiato un bel pezzo di torta mentre scrivevo su Facebook.

 

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La mia “Biblioteca elettorale”

simbolo tranimò.JPGCon la presentazione di ieri della Lista Civica TraniMò, posso ufficializzare la mia candidatura come Consigliere Comunale con il Candidato Sindaco Ugo Operamolla.

In teoria dovrei iniziare la mia campagna elettorale spargendo santini in ogni luogo e ed affiggendo manifesti, tipo quelli 6×3 che fanno tanto da réclame del tonno (o baccalà) in scatola.

A parte la difficoltà economica a contribuire all’ “inquinamento pubblicitario-elettorale” in atto, ho sempre pensato che la semplice candidatura a consigliere comunale non deve  essere causa solo di strade ricoperte di santini e muri tappezzati di manifesti con foto e slogan “discutibili”, ma lasciare un piccolo contributo alla Comunità.

Per questo non voglio realizzare una “campagna elettorale”, ma una “Biblioteca Elettorale” attraverso la distribuzione gratuita a più persone di questo libro

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che si può definire “il mio manifesto politico”.

In questo modo, qualunque sia il risultato elettorale, avrò provato a “contaminare” il pensiero dei miei concittadini con le emozioni ed i principi espressi dall’autore.

Se poi in futuro, magari non lontano, questo libro sarà la “bussola” dell’agire politico anche di un solo amministratore locale, avrò vinto le mie elezioni.

Ma per realizzare questo progetto ho bisogno dell’aiuto (economico) di tutti:

– dei miei amici della vita vera e di quelli “virtuali” di Facebook,

– di chi ha letto il libro e come me se ne è innamorato,

– di coloro che condividono le mie idee politiche,

– dei tanti Tranesi che pur non conoscendoli di “persona personalmente” vedo che seguono con interesse la candidatura di Ugo Operamolla.

Nelle mani di tutti loro metto la speranza di realizzare questo progetto…

Bonifico Bancario: IBAN IT71H0301503200000000402143

Il Terzo incomodo

Se gli “Indecisi” sono saldamente al Terzo posto forse valgono di più dei “Responsabili”… con o senza poltrone!

 

Domanda:

Supponga di essere in questo momento nella Cabina elettorale per le nuove elezioni politiche Nazionali.

A prescindere dall’effettiva composizione delle coalizioni, per quale di questi partiti pensa di poter votare alla Camera dei Deputati?

 

Risposta (Stima dell’affluenza: 73.9%):

  • Il Popolo della Libertà: 29.0%
  • Il Partito Democratico: 24.9%

• E’ indeciso: 13.1%

  • La Lega Nord: 10.8%
  • Sinistra, Ecologia e Libertà: 8.7%
  • L’UDC: 7.0%
  • L’Italia dei Valori: 5.4%
  • Futuro e Libertà: 4.0%

• Scheda bianca: 1.9%

  • Il movimento Cinque Stelle: 1.7%
  • La Destra: 1.6%
  • Il Partito Socialista: 1.1%
  • Federazione della Sinistra: 1.2%
  • L’Alleanza per l’Italia: 0.7%
  • L’Mpa: 0.8%
  • I radicali: 0.7%
  • I verdi: 0.5%
  • Altro: 1.9%

Sondaggio trasmesso sul TgLa7 delle 20.00 del 21/03/2011

 

Esame di coscienza… – 2^ Parte

Alla luce di quanto esposto nel precedente post, ritengo che mantenere la presenza di organismi sottratti dal controllo della Base operativa sarà, alla lunga, deleterio per l’organizzazione che utilizza la via dell’incarico fiduciario, poiché non consentirà mai alla Base di svolgere il suo ruolo di “controllo e verifica” e, di conseguenza, allontanare celermente chi è inadeguato, inopportuno ed inaffidabile.

Se poi a tutto questo aggiungiamo:

– un apparato amministrativo che non è in condizione di facilitare l’operato dei Volontari, anzi, spesso è un ostacolo;

– l’organizzazione è gestita più come se fosse un Soggetto Profit, con abbattimento dei costi e nuove entrate sostanzialmente basati, in modo prevalente, sul lavoro non retribuito dei Volontari, rinunciando a politiche gestionali più consone ad un Ente no-profit;

– la scarsa qualità o l’assenza di “servizi interni” a beneficio dei Soci-Volontari;

i timori per un  futuro migliore da Volontario aumentano.

Allora che si fa?

Puoi andare via, anche perché non è che sei “Volontario”  in quanto tesserato in una specifica associazione, ma sei “Volontario” nel DNA perché credi in valori e principi e non sarà certo il colore di una divisa che ti potrà trasformarti in ciò che non sarai mai.

E chi decide di rimanere?

Chi decide di continuare lo dovrà fare senza “se” e senza “ma”, credendo nella riforma che deve ancora venire, senza timore dei “mogugni” della base e dei “rimbrotti” dei vertici, accettando il ruolo di esecutori di strategie stabilite altrove.

Chi proseguirà dovrà rinunciare alla Democrazia interna, chissà per quanto tempo e senza rimpianti.

Chi rimarrà dovrà lavorare per smentire con i fatti chi ritiene che lo schema di gioco che è stato disegnato sulla lavagna negli spogliatoi prima della partita viene,  spesso per inadeguatezza (o mala fede?), falsato dal  comportamento messo in atto sul campo dai giocatori.

Chi rimane dovrà avere fiducia dei propri  compagni di viaggio e ringraziare quelli che sono rimasti in stazione… o chi  ha impedito ad alcuni personaggi di salire a bordo.

Ognuno decida quello che è meglio… senza “riserve mentali”… con o senza giuramenti