Nelle Primarie il centro-destra tranese non solo copia il centro-unpezzodellasinistra, ma è molto meglio.
E noi a seguire le orme dei 10 piccoli indiani con lo sceriffo…
Se ci sono delle Regole e si stabilisce una scadenza, è poco credibile cambiare anche una delle due.
Soprattutto se, in nome delle Regole, si è escluso qualcuno dal gioco.
Più che un invito al dialogo è segno di debolezza, oppure è il vecchio modo di fare Politica… fate voi.
Intanto, andiamo in riva al mare ad aspettare il sole…
La Gente si chiede come possa fare SEL ad allearsi con l’UDC e vicerversa, ma dimenticano che API dovrebbe volare con l’UDC.
Intanto, il dibattito su “primarie sì – primarie no” varca i confini comunali.
Ai Tranesi non piacciono le cose semplici-semplici.
Certo che il locale Segretario del PD è stato coraggioso nel mettere la parola fine (?) alla scelta del Candidato Sindaco, anche perché è consapevole dei rischi…
Qualcuno, sicuramente, dirà che è stato “uno sprovveduto” o che “è stato mandato al macello”… mah! Vedremo chi ha ragione.
Certo che non sarà facile far passare il concetto di “Primarie di peso“, visto che, ad oggi, solo 3 Partiti le vogliono (PD – FDS – API).
Mi chiedo: visto che in molti hanno rifiutato l’invito, non si corre il rischio di “fare le nozze con i fichi secchi”? Boh!
Se poi aggiungiamo la questione, non marginale per uno strumento amato dalla Base, che a 60 giorni dalla data prevista non è chiaro “chi” vota e “come” ci si candida, la cosa è assai – assai complicata.
In ultimo, bisogna considerare che il “clamore” delle Primarie, anche quelle vere (quelle condivise), alla fine passa e se non si è “capitalizzato” adeguatamente l’esperienza con la scelta di un programma serio e di un Candidato con il know-how adeguato a realizzare progetti utili per la Comunità, abbiamo capito poco.
Se ti soffermi a pensare a quanto è accaduto nell’ultima Direzione Nazionale del PD, avrai lo strano presentimento che ti potresti trovare a livello locale a giocare, a tua insaputa, con regole nuove e contrarie a quelle di oggi.
Non c’è da stare tranquilli…
Anch’io penso che ai Democratici non possa servire un giornale che stia lì a consolarli e a dirgli sempre che hanno ragione.
Spero che “il vento” porti lontano lo spirito di Tafazzi…