I principi del Fundraising

Il Fundraising è un’attività strategica di reperimento di risorse finanziarie volta a garantire la sostenibilità, nel tempo, di una causa sociale e dell’organizzazione che la persegue, e a promuoverne lo sviluppo costante, affermando la “missione” dell’organizzazione stessa verso una molteplicità di interlocutori affinché investano risorse per raggiungere benefici sociali.

 

#Italicum, da assumere in Camera per via rettale

Dunque, torna alla Camera per l’approvazione definitiva la legge elettorale conosciuta come #Italicum.

Diciamo subito, così faccio prima, quello che mi piace: il doppio turno con il ballottaggio tra le due liste che avranno avuto il maggior suffragio al primo turno.

Altri aspetti positivi non ne ho trovati… Che volete, sono “Gufo dentro”.

Vediamo agli aspetti negativi… mettetevi comodi, che il fatto è lungo.

1) Entrata in vigore il 1 Luglio 2016.

Non poteva essere diversamente, visto che per essere efficace è necessario modificare prima la Costituzione con il “Senato di Nominati”… Ops, perdono: Senatori eletti dai Consiglieri Regionali, sistema simile a quello con cui i Politici si sono eletti gli attuali Presidenti delle Provincie.

2) Premio di maggioranza solo alla lista

Per cui è inutile fare accordi programmatici alla luce del sole, meglio ognuno per i fatti propri.

3) Sbarramento al 3%

Se si sommano tutte le liste che andranno sotto il 3% corriamo il rischio che una buona fetta dell’elettorato non verrà rappresentato, per cui se si deve scegliere il metodo proporzionale preferisco che sia senza sbarramenti.

4) Capolista bloccati

Con il nuovo meccanismo sono eletti prima i capolista nei collegi, quindi i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, questo perchè l’assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali di voti dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 collegi.

Di conseguenza, il Capolista che non vince nel suo collegio verrà ripescato.

5) Un candidato può presentarsi in più collegi ma solo in un massimo di 10

Il Candidato che viene eletto in più collegi potrà optare, lasciando via libera ad un altro candidato a gradito a lui (o al Partito).

Così, se abbiamo il Capolista che farà il “pieno” in più collegi, optando per un altro collegio aiuterà il Collega “primo dei non eletti” che magari avrà avuto una manciata di voti e, quindi, poco gradito all’elettorato.

Per quanto riguarda le Liste paritarie ed il voto di genere, sono il minimo sindacale che potevano inserire, giusto come “foglia di fico”.

Piegarsi alla Ragion di Stato

Mi sono molto divertito a leggere i post dei “Renziani”, categoria molto più prolifica dei famosi “conigli” citati da Papa Francesco, che hanno gioito dell’accordo di Governo tra Tsipras e il partito Aneksartitoi Ellines (Greci indipendenti), un gruppo della destra nazionalista.

La loro esultanza è pienamente giustificata per aver visto applicata, anche se in un altro contesto, la scelta del proprio leader Renzi di governare con “l’aiutino da casa” della Destra.

Premetto che mi non convince del tutto la scelta di entrambi, ma stando da casa dietro un Pc la vita ha sempre dei colori chiari e definiti.

Nella realtà, invece, la “Ragion di Stato” e la determinazione di raggiungere precisi traguardi favoriscono la percezione delle tante sfumature dei colori.

E con certi numeri dinanzi agli occhi, forse a Tsipras il nero non gli fa poi così tanta paura…

atene(Da “Il Venerdì di Repubblica”)

Se poi osservo i danni che ancora oggi sta producendo la “Non scelta” del Movimento 5 Stelle, mi interrogo seriamente sull’utilità delle decisioni integraliste…

Però bisogna essere “Onesti Intellettualmente” e non “Arrampicatori di specchi”, per comprendere che i presupposti della scelta di Tsipras sono differenti da quelli di Renzi.

Mentre Tsipras ha avuto un pieno mandato elettorale, Renzi non è mai stato eletto e governa grazie ad “una congiura di Palazzo”.

Inoltre, i programmi di Tsipras sono a conoscenza di tutti, invece quelli di Renzi sono in parte occultati (vedi “Patto del Nazzareno”) e il resto in costante fase di “aggiornamento” (vedi le tante dichiarazioni del passato smentite poi nei fatti).

Alla fine, come sempre, il Tempo sarà Galantuomo ed una scheda elettorale sarà un Arbitro imparziale.

Alla fine ne sarà eletto uno solo

Inutile che ci perdiamo in scuse e chiacchiere da Bar, parlando con rispetto delle persone in cui ci lavorano, ma alle prossime elezioni ci sarà un nuovo Sindaco.

Inutile fare Brontolo e restare a casa, mentre gli “altri” sceglieranno al posto tuo.

Inutile dire che quelli che fanno politica sono tutti ladri, perchè qualcuno deciderà il futuro della Città anche nel tuo nome.

Non dico che alle prossime elezioni si sceglieranno i migliori, ma almeno tentare è molto meglio che fuggire a nascondersi.

Quando il virtuale è più propositivo della realtà

E’ nato un Gruppo FB per chiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale di Trani, anche attraverso le dimissioni di 17 Consiglieri.

Lo spirito dell’iniziativa è racchiusa in questa frase:

<<indipendentemente dalla questione giudiziaria che farà il suo corso naturale ed accerterà le eventuali responsabilità penali, esiste un indiscutibile dato di TOTALE FALLIMENTO POLITICO nella gestione della cosa pubblica del Comune di Trani. Noi non vogliamo in nessun modo che tale vicenda passi in secondo piano nelle prossime ore, e per tale motivo chiediamo che il Sindaco per senso di responbilità rassegni immediatamente le dimissioni dalla sua carica o che nel caso 17 Consiglieri Comunali presentino congiuntamente davanti ad un notaio le proprie dimessioni per lo scioglimento immediato del Consiglio Comunale.>>

Aderire al Gruppo  è il minimo che si può fare per spezzare le catene mentali…

(Autore DARDO)

Atteggiamento all’acqua di rosa

Mi spiace, ma proprio tanto, ma i comunicati del Pd e Sel mi hanno profondamente deluso.

Ancora una volta la Politica attenderà e si accoderà alle decisioni dell’Autorità, invece di seguire una propria strada con autonomia decisionale ed “onestà intellettuale”.

Ripeto, come Cittadino, voglio vedere lunedì mattina alle ore 8.00 tutti Consiglieri Comunali dinanzi al Segretario Comunale per firmare l’atto di scioglimento del Consiglio Comunale.

E non provassero neanche a giustificare la permanenza in quell’Assise per approvare chissà quali atti vitali per la Città, perchè un Commissario nominato dal Prefetto può adempiere alle scadenze di Legge.