Buon Congresso del Partito Democratico finalmente!

Volevamo scrivere proprio così, riprendendo le parole con cui Giuseppe Civati ha chiuso il suo intervento all’Assemblea Nazionale sabato scorso.

Perché speravamo si aprisse davvero quel confronto aperto, il più aperto possibile, su modelli diversi di partito e di società, che chiediamo da tempo.

Poi l’ennesimo rinvio, l’ennesimo affastellarsi di ripicche e pretese, che per l’ennesima volta ci dimostrano che molto lavoro c’è ancora da fare.

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Civati durante il suo intervento all’Assemblea Nazionale Pd

REGOLAMENTI E FOLLIE.

Giuseppe Civati ha lanciato la sua candidatura dieci mesi fa, e non l’ha fatto sull’onda emozionale seguita alla sconfitta, né sulle ali dell’ipocrita affidamento all’uomo della provvidenza.

Civati è il punto di riferimento di un network di competenze diverse e interconnesse tra loro.

Altri candidati in questi mesi si sono aggiunti con endorsment spericolati, altri ancora sono invece alla porta con in mano il bilancino della convenienza di regole da cambiare alla bisogna.

Proprio quelle regole dove si è consumato l’ennesimo episodio folle di questo partito sempre più disorientato e in balia dei potentati di turno. Basti pensare al mancato accordo di questi mesi etichettato da Paolo Cosseddu come episodio degno della serie “Ai confini della realtà”!

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L’intervento di Paolo Cosseddu: Video

CHI GIOCA MEGLIO ALLA FINE VINCE. 

A noi piace pensarla come Samuele Agostini, che nel suo intervento appassionato sabato scorso a Roma ha puntato il dito contro le solite stanche strategie, ed ha concluso con un ammonimento: “fate ciò che volte, cambiate le regole, sceglietevi anche l’arbitro, ma alla fine chi gioca meglio vince”.

Noi siamo con Samuele, siamo per il confronto aperto e con le regole che ci sono, soprattutto quando queste regole sono elencate in uno Statuto, che non deve essere mai appannaggio di nessuno, ma condiviso da tutti.

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L’intervento di Samuele Agostini: Video

DOPO IL GOVERNISSIMO, NO AL PARTITISSIMO.

Non smettiamo di indignarci (e di sorprenderci) per una situazione politica che non ci rappresenta e i cui contorni si fanno sempre più confusi.

Una confusione che è certamente voluta da chi ha portato avanti questo disegno, dai 101 parlamentari che hanno tradito il Partito Democratico e il suo fondatore Romano Prodi, in poi.

Il disegno è quello di portare avanti questo Governo, retto da questa alleanza, per farne qualcosa di più di una semplice transizione.

Altrimenti dovrebbe avere obiettivi concreti ed urgenti, come la riforma della legge elettorale (che non serve inserire in un indefinito pacchetto di “riforme costituzionali”) e la legge di stabilità (che dia respiro alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, non a tagliare l’Imu a chi la può pagare).

E deve avere un tempo limitato, altrimenti sembra un facile giochino quello di criticare da una parte questa destra con cui siamo alleati al governo, e nello stesso tempo nascondere disegni futuribili dietro al ricatto della stabilità e del #potrebbecadereilgoverno.

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L’intervento di Giuseppe Civati all’Assemblea del Pd: Video

ALTERNATIVA, POSSIBILITÀ, CAMBIAMENTO.

Un partito che sia alternativa, possibilità.

Un partito che sia cambiamento, ha precisato il candidato Segretario del Partito Democratico durante il suo intervento.

Un partito che renda leggibile la discussione al suo interno, e che sia permeabile alle discussioni in corso nel Paese.

Siamo il Partito Democratico e vogliamo rappresentare la Sinistra, tutta la sinistra, Sinistra e Libertà compresa, intessendo un dialogo proficuo con chi a sinistra lavora da anni come Rodotà, Landini, Zagrebelsky e molti altri con i quali non discutiamo più. Perché nascosti dietro le nostre incertezze non sappiamo più metterci in discussione.

Invece dovremmo essere forti della partecipazione dei nostri tesserati, dei nostri volontari, e di tutta la passione che questo partito riesce ancora a catalizzare.

Ed è l’unico, mentre agli altri basta rispolverare un simbolo e inaugurare una sede.

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Civati durante il suo intervento all’Assemblea Nazionale Pd

CAMBIAMO IL PD, CAMBIAMO IL PAESE.

Al cospetto di chi ha ricette miracolistiche per vincere le elezioni, Civati al termine del suo intervento l’ha detto chiaro a tutti, ma rivolgendosi in particolare alle democratiche e ai democratici che seguivano i lavori dell’assemblea in streaming.

Partecipate, iscrivetevi, perché stavolta facciamo sul serio. Perchè solo la partecipazione ci fa vincere le elezioni, e ci fa cambiare questo Paese. Perché questa è la nostra ambizione, quella di cambiare l’Italia.

E per questo ti chiediamo di partecipare attivamente, sostenendoci anche economicamente.

Non abbiamo sponsor che finanziano campagne di marketing ruffiane. Siamo dalla parte di chi si impegna nel territorio, giorno per giorno.

A questi prestiamo attenzione, sono la parte migliore di questo partito e di questo Paese, e alla fine sappiamo che chi gioca meglio, vince sempre.

Fonte: newsletter@civati.it

Buon Congresso del Partito Democratico finalmente!ultima modifica: 2013-09-24T16:40:00+02:00da eug-martello64
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