Piegarsi alla Ragion di Stato

Mi sono molto divertito a leggere i post dei “Renziani”, categoria molto più prolifica dei famosi “conigli” citati da Papa Francesco, che hanno gioito dell’accordo di Governo tra Tsipras e il partito Aneksartitoi Ellines (Greci indipendenti), un gruppo della destra nazionalista.

La loro esultanza è pienamente giustificata per aver visto applicata, anche se in un altro contesto, la scelta del proprio leader Renzi di governare con “l’aiutino da casa” della Destra.

Premetto che mi non convince del tutto la scelta di entrambi, ma stando da casa dietro un Pc la vita ha sempre dei colori chiari e definiti.

Nella realtà, invece, la “Ragion di Stato” e la determinazione di raggiungere precisi traguardi favoriscono la percezione delle tante sfumature dei colori.

E con certi numeri dinanzi agli occhi, forse a Tsipras il nero non gli fa poi così tanta paura…

atene(Da “Il Venerdì di Repubblica”)

Se poi osservo i danni che ancora oggi sta producendo la “Non scelta” del Movimento 5 Stelle, mi interrogo seriamente sull’utilità delle decisioni integraliste…

Però bisogna essere “Onesti Intellettualmente” e non “Arrampicatori di specchi”, per comprendere che i presupposti della scelta di Tsipras sono differenti da quelli di Renzi.

Mentre Tsipras ha avuto un pieno mandato elettorale, Renzi non è mai stato eletto e governa grazie ad “una congiura di Palazzo”.

Inoltre, i programmi di Tsipras sono a conoscenza di tutti, invece quelli di Renzi sono in parte occultati (vedi “Patto del Nazzareno”) e il resto in costante fase di “aggiornamento” (vedi le tante dichiarazioni del passato smentite poi nei fatti).

Alla fine, come sempre, il Tempo sarà Galantuomo ed una scheda elettorale sarà un Arbitro imparziale.

E domani tutti a giocare al Lotto…

Esco da una conferenza dove si è parlato anche di Costituzione e dopo due passi mi ritrovo sulla scena di un crimine

C’era tanta gente, in silenzio… troppo in silenzio.

Un passante mi informa di quanto accaduto circa due ore prima, resto attonito e osservo le persone che si sono diligentemente sistemate “in platea” per guardare lo spettacolo di un morto ammazzato.

E’ il terzo omicidio in meno di due anni… Uno, due e tre

Niente male per una Città dove fino ad un mese fa tutto andava bene… poi Boom! Boom! e il Ri-Boom di stasera.

Ma quello che mi rincuora sarà la risposta della Cittadinanza, ne sono certo…

Tutti in fila al Botteghino del Lotto per giocare i numeri… perchè anche in questo noi Tranesi vogliamo essere il N. 1.

Alla fine ne sarà eletto uno solo

Inutile che ci perdiamo in scuse e chiacchiere da Bar, parlando con rispetto delle persone in cui ci lavorano, ma alle prossime elezioni ci sarà un nuovo Sindaco.

Inutile fare Brontolo e restare a casa, mentre gli “altri” sceglieranno al posto tuo.

Inutile dire che quelli che fanno politica sono tutti ladri, perchè qualcuno deciderà il futuro della Città anche nel tuo nome.

Non dico che alle prossime elezioni si sceglieranno i migliori, ma almeno tentare è molto meglio che fuggire a nascondersi.

Il PD Tranese si è estinto

Giusto per chiarire, ma con le dimissioni di De Laurentis e Avantario gli elettori Tranesi del Partito Democratico non hanno più dei loro rappresentanti all’interno del Consiglio Comunale.

Questo fino a quando non verranno surrogati dai primi dei non eletti, se mai avranno il cattivo gusto di accettare la surroga.

Infatti, i tre Consiglieri no-dimissionari che vestono la casacca del PD attualmente presenti nell’Assise Cittadina,  sono stati eletti in una lista civica concorrente a quella del PD.

Quindi, moralmente, non ritengo che abbiano le carte in regola per rappresentare gli elettori del PD.

Poi, fate come vi pare.

Per favore, staccate la spina a quelle poltrone

Credo che la Politica sia innanzitutto rispetto per le Persone.

Rispetto per l’Avv. Luigi Riserbato, che con le proprie dimissioni ha ritenuto terminato il mandato da Sindaco, evitando il potrarsi di quel gioco al massacro ricchi di sospetti su gli attuali organi Cittadini.

Rispetto per i Cittadini Tranesi, che hanno perso fiducia su una classe Politica Cittadina terrorizzata di perdere la propria poltrona.

Possiamo argomentare quello che vogliamo fino al giorno del Giudizio Universale, ma accanirsi per mantenere in vita questa legislatura è Politicamente ed Eticamente scorretto.

Questa volta la Memoria sarà ferrea.

Quando il virtuale è più propositivo della realtà

E’ nato un Gruppo FB per chiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale di Trani, anche attraverso le dimissioni di 17 Consiglieri.

Lo spirito dell’iniziativa è racchiusa in questa frase:

<<indipendentemente dalla questione giudiziaria che farà il suo corso naturale ed accerterà le eventuali responsabilità penali, esiste un indiscutibile dato di TOTALE FALLIMENTO POLITICO nella gestione della cosa pubblica del Comune di Trani. Noi non vogliamo in nessun modo che tale vicenda passi in secondo piano nelle prossime ore, e per tale motivo chiediamo che il Sindaco per senso di responbilità rassegni immediatamente le dimissioni dalla sua carica o che nel caso 17 Consiglieri Comunali presentino congiuntamente davanti ad un notaio le proprie dimessioni per lo scioglimento immediato del Consiglio Comunale.>>

Aderire al Gruppo  è il minimo che si può fare per spezzare le catene mentali…

(Autore DARDO)

Atteggiamento all’acqua di rosa

Mi spiace, ma proprio tanto, ma i comunicati del Pd e Sel mi hanno profondamente deluso.

Ancora una volta la Politica attenderà e si accoderà alle decisioni dell’Autorità, invece di seguire una propria strada con autonomia decisionale ed “onestà intellettuale”.

Ripeto, come Cittadino, voglio vedere lunedì mattina alle ore 8.00 tutti Consiglieri Comunali dinanzi al Segretario Comunale per firmare l’atto di scioglimento del Consiglio Comunale.

E non provassero neanche a giustificare la permanenza in quell’Assise per approvare chissà quali atti vitali per la Città, perchè un Commissario nominato dal Prefetto può adempiere alle scadenze di Legge.

Vuoi vedere che alla fine è stato inutile privatizzare la C.R.I.?!

Corte di Giustizia Europea sez. V 18/12/2014 n. C-568/13
Le disposizioni della direttiva 92/50, e in particolare i principi generali di libera concorrenza, di non discriminazione e di proporzionalità soggiacenti a tale direttiva, devono essere interpretati nel senso che non ostano a una normativa nazionale che consenta a un’azienda ospedaliera pubblica, partecipante a una gara d’appalto, di presentare un’offerta alla quale non è possibile fare concorrenza, grazie ai finanziamenti pubblici di cui essa beneficia.

Tuttavia, nell’esaminare il carattere anormalmente basso di un’offerta sul fondamento dell’articolo 37 di tale direttiva, l’amministrazione aggiudicatrice può prendere in considerazione l’esistenza di un finanziamento pubblico di cui detta azienda beneficia, alla luce della facoltà di respingere tale offerta.”