Sulla fame non si specula

Nella finanza di oggi anche un’alluvione o una siccità si possono trasformare in un’opportunità di guadagno.

Come? Gli speculatori scommettono sull’aumento del prezzo del cibo, investono cioè grandi somme nei cosiddetti “titoli derivati” e cosi la finanza “malata” fa schizzare in alto i prezzi di grano, del mais, del riso.

Quali sono le conseguenze? Per milioni di persone nei paesi poveri diventa impossibile acquistare pane o altri beni alimentari, essenziali per il sostentamento.

Cosa si può fare? La Societa cCvile deve fare sentire la sua voce, perché vengano messe regole che fermino queste vergognose speculazioni sulla fame dei poveri.

Fai sentire la tua voce.

Dì anche tu che “Sulla fame non si specula”.

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