Difendere la Democrazia

Se ce ne fosse bisogno, per i più distratti e per gli ingenui, è stato chiarito e argomentato da parte del Presidente del Consiglio il bluff sul referendum contro il nucleare: nessuna marcia indietro, solo un’aspettativa, una moratoria, una sospensiva in attesa che passi l’emozione per il disastro nucleare di Fukushima successo in tempo di primavera come quello di Chernobyl e così tragicamente simili e assimilabili.


Il Governo teme una bocciatura clamorosa il 12 e 13 giugno e teme un quorum di SI’ sui 4 referendum (2 contro la privatizzazione dell’acqua, 1 contro il ritorno del nucleare e 1 contro il legittimo impedimento a comparire in giudizio per il presidente del consiglio e per i ministri durante il corso della legislatura!


Così il Governo ha deciso di aggirare l’ostacolo e gabbare i cittadini facendo credere di abrogare le leggi che prevedono la costruzione di centrali nucleari in Italia in modo da “sgonfiare” l’appuntamento referendario.

 

Sulla fame non si specula

Nella finanza di oggi anche un’alluvione o una siccità si possono trasformare in un’opportunità di guadagno.

Come? Gli speculatori scommettono sull’aumento del prezzo del cibo, investono cioè grandi somme nei cosiddetti “titoli derivati” e cosi la finanza “malata” fa schizzare in alto i prezzi di grano, del mais, del riso.

Quali sono le conseguenze? Per milioni di persone nei paesi poveri diventa impossibile acquistare pane o altri beni alimentari, essenziali per il sostentamento.

Cosa si può fare? La Societa cCvile deve fare sentire la sua voce, perché vengano messe regole che fermino queste vergognose speculazioni sulla fame dei poveri.

Fai sentire la tua voce.

Dì anche tu che “Sulla fame non si specula”.

Aderisci a Sulla fame non si specula

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Petizione on line “Democrazia nella Croce Rossa”

Molti di coloro che ricoprivano il ruolo di  “Vertici democraticamente eletti” sono stati mandati a casa in nome di un “cambiamento” tutto ipotetico e da venire, sostituiti da personaggi che nuovi non sono.

 

Ritengo che sia “un errore politico” creare “un governo dei pochi”, dove i Volontari  che nel silenzio quotidiano sacrificano affetti, tempo e denaro per degli Ideali non vengono ascoltati nei momenti importanti della vita associativa, restando rilegati al compito di onorare gli impegni che altri sottoscrivono.

 

Proprio perché non condivido queste scelte e voglio ridare la parola ai Volontari, anche se Vertice Regionale VDS – PUGLIA ho attivato una petizione on-line, con la consapevolezza che “metto sul piatto”  25 anni della mia Vita.

 

Questo è l’indirizzo della petizione: http://www.firmiamo.it/democrazia-nella-croce-rossa-italiana