Piano per il Sud

Il Consiglio dei Ministri del 26 novembre scorso ha varato il Piano nazionale per il Sud, del valore complessivo di 100 miliardi di euro. Il Piano rappresenta un atto di impegno politico e di indirizzo strategico avente come scopo la riduzione del divario territoriale.

Sono 8 priorità raggruppate in tre obiettivi strategici i temi, già indicati nel Programma nazionale di riforma, approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 novembre scorso, e annunciati nel discorso del Presidente del Consiglio al Parlamento in sede di discussione sul voto di fiducia al Governo il 29 settembre scorso.

  • infrastrutture, ambiente e beni pubblici;
  • competenze ed istruzione;
  • innovazione, ricerca e competitività.

A queste si aggiungono cinque ulteriori Priorità strategiche di carattere orizzontale, da attuare rapidamente per creare nel Mezzogiorno un ambiente favorevole e pre-condizioni adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità di sviluppo: sicurezza e legalità; certezza dei diritti e delle regole; pubblica amministrazione più trasparente ed efficiente; Banca del Mezzogiorno; sostegno mirato e veloce per le imprese, il lavoro e l’agricoltura.

(continua)

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Poveri che aiutano i Ricchi

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri un interessante intervento di Gianfranco Viesti, dove viene evidenziato, o per meglio dire “ricordato” a chi tende a dimenticare, come le risorse da utilizzare al Sud vengono dirottate al Nord.

Senza dimenticare che lo Stato, causa la politica economica messa in atto dal Ministro Tremonti, ha ridotto negli anni il contribuito necessario per il fabbisogno delle spese ordinarie delle Regioni del Sud.

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Il passato e il futuro del Sud

Dal sito sinistrasvegliati.org:

<<Il 4 dicembre 2009 il CIREM ha organizzato, presso la Sala del Rettorato dell’Università “L’Orientale” di Napoli la presentazione del libro in tre volumi La Scienza nel Mezzogiorno dopo l’Unità d’Italia.
Alla presentazione, coordinata da Pietro Greco, sono intervenuti il presidente del CIREM, Luigi Mascilli Migliorini, e tre degli autori dell’opera: Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, Lucio BiancoSettimo Termini.
In tutti gli interventi la ricostruzione del passato è stata occasione per la costruzione del futuro. E non solo della scienza. Ne è venuto fuori un piccolo progetto culturale, sociale, politico per il Mezzogiorno d’Italia nell’era della conoscenza.
Il Cirem ne ha preso spunto per lanciare una piccola collana di pubblicazioni: e “I Sedicesimi”. Il primo numero raccoglie i contributi dei relatori che hanno partecipato a quell’incontro, che vi offriamo in formato pdf.>>