Cultura della minore ricchezza

(…) E’ probabile che assisteremo allo svilupparsi di una società nevrotica, spaventata dalla crisi del welfare, incapace perciò di guardare con sicurezza al proprio avvenire e mossa da spinte autodistruttive.

Come terapia sociale, occorrerà guardare alla nostra storia, per vedere su cosa si è fondata. Ed è superfluo ripetere che alle nostre spalle c’è un passato di ridistribuzione, quel sistema realizzato dalle democrazie cristiane e dalle socialdemocrazie europee. Che non riuscirà a innescare di nuovo la crescita ruggente all’americana, ma proverà a resistere agli scossoni dell’economia. Nel frattempo, noi europei proveremo a vivere sotto il segno meno: meno ricchezza, meno prodotti, meno consumi. Più poveri, insomma. (…)

(…) Occorre accingersi a costruire una cultura, forse non della povertà, bensì della minore ricchezza. Di un benessere più limitato, e sapendo che questo minor benessere si ripercuoterà su ogni aspetto della nostra vita. (…)

Tratta da “L’economia giusta” di Edmondo Berselli

http://www.vauro.net/vauro240610.jpg

 

Cultura della minore ricchezzaultima modifica: 2010-10-28T07:16:00+02:00da eug-martello64
Reposta per primo quest’articolo