#Civati: Un partito che non sia conservatore (di se stesso)

Il modo di essere di un partito risponde, infatti, al suo progetto politico.

Un partito conservatore avrà meno attenzione per la partecipazione di tutti ai meccanismi decisionali e favorirà le élites o le oligarchie.

Un partito progressista avrà una visione opposta e si farà forte della ricerca del massimo coinvolgimento non plebiscitario, ma fondato sullo svolgimento di processi democratici e di crescita culturale.

È necessaria una cultura democratica aperta per liberare le generazioni chiuse in recinti: studenti che studiano, ma non praticano; lavoratori che lavorano, ma non si aggiornano; pensionati isolati, che non trasmettono conoscenze e memoria.

Un Paese disinformato è povero.

Battiamoci per una politica che liberi l’intelligenza e la creatività, che coltivi l’innovazione in ogni suo aspetto.

È necessaria la formazione di una cultura politica che non si limiti a nozioni di educazione civica, pure importanti, ma che sia adeguata alla comprensione di una realtà complessa e in continua evoluzione.

Da questa consapevolezza discende una prima, importante conseguenza: la struttura, il modo di essere del Pd non può riguardare soltanto gli iscritti, ma essere immediatamente rivolti a chi è fuori dall’organizzazione e dalla politica.

Il progetto politico del nostro partito si basa su una generale crescita culturale e democratica che avvicini tutti i cittadini ai processi decisionali della politica; ha senso se diffonde la consapevolezza che lo Stato si fonda sul rapporto di ogni singolo con le scelte che riguardano la vita pubblica.

Sarebbe una contraddizione in termini un “partito democratico” che riservasse per i suoi aderenti canali privilegiati di partecipazione alle decisioni e che offrisse a tutti gli altri una generica rappresentanza fondata su una delega in bianco.

Manca ancora oggi un partito che sia strumento di crescita culturale e democratica dei cittadini.

Questi si sentono esclusi, estranei alla politica, perché non hanno chiaro dove si vuole arrivare, con quale scopo, per quale strada.

Dobbiamo rivolgerci a chi si sente alieno o a chi ritiene noi alieni rispetto alla vita quotidiana e alle questioni sociali più drammatiche.

Estendere e organizzare la partecipazione è allora la chiave per rifondare la vita del Pd e la sua proiezione nella società.

Partecipazione a sua volta implica due coppie di concetti che sono le colonne portanti dell’impianto della democrazia nella costruzione del rapporto tra cittadini, politica e istituzioni: poteri-responsabilità e diritti-doveri.

(Tratto dalla Mozione Congressuale di Pippo Civati)

#Civati: Un partito che non sia conservatore (di se stesso)ultima modifica: 2013-10-27T20:06:00+01:00da eug-martello64
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