S.O.S. – Sala Operativa Sociale

Ci sono notizie come questa che, con forza, ci ricordano come la crisi economica crea anche un disagio sociale occulto.

Spesso, troppo spesso, veniamo a conoscenza di tali disagi quando è troppo tardi.

Tra i Volontari che si occupano di “primo soccorso sanitario” vige questa regola: frequentemente, il ferito che grida di più non è quello che rischia la vita.

Oggi la stessa regola si potrebbe applicare nel sociale, dove i “soggetti vulnerabili” non sono solo quelli che rientrano nelle c.d. “categorie classiche”, come anziani, disabili ecc. ecc.

Ma è necessario rivedere i criteri di individuazione, definendo gli appartenenti ai “Gruppi vulnerabili” come “le persone o gruppi di persone esposte a situazioni  che minacciano la loro sopravvivenza  o la loro attitudine a vivere  con un minimo di sicurezza sociale ed economica  e di dignità umana

Quindi, adottando tale criterio da cui può scaturire un lungo elenco di  “soggetti deboli”, sarà necessario individuare anche nuovi strumenti per la gestione delle loro problematiche

Per tale motivo, secondo me, l’Amministrazione Comunale dovrebbe rendere attiva h24 una “Sala Operativa contrasto al disagio Sociale“.

In questo modo la S.O.S., operando con la stessa metodologia  utilizzata da una centrale operativa di protezione civile in caso di calamità, metterebbe in condizione l’Ente Territoriale di lavorare “in rete” con tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nel sociale e presenti nel suo territorio.

Scopo della S.O.S. sarebbe quello di monitorare costantemente il disagio sociale, individuare i Gruppi Vulnerabili (vecchi e nuovi), progettare gli interventi anche ai fini di reperire i fondi nonché coordinare l’azione nel sociale per evitare spreco di risorse economiche ed umane.

Tutto questo senza centralizzare l’azione e destabilizzare il Terzo Settore, ma amplificando al massimo le potenzialità degli operatori impegnati, con una continua opera di confronto, dialogo e reciproco aiuto.

Una città per tutti

Domani alle ore 20.00, presso il il Comitato Operamò in Largo Caduti di Tutte le Guerre (angolo via Barletta, nelle vicinanze di piazza Indipendenza), incontro con il Candidato Sindaco Ugo Operamolla sui temi:

Politiche sociali e nuovo welfare, welfare socio-sanitario, casa, stili di vita, città accessibile, sicurezza, libertà di culto, diritto di voto ai cittadini stranieri, beni comuni.

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Il resto sono solo chiacchiere

A Trani si preferisce elargire sussidi economici alla povera gente, giusto per non avere fastidi, ma di azioni concrete in favore dei cittadini e nel campo del Sociale poco e niente.

Voi direte: tutte chiacchiere quello che dici, sei il solito disfattista!

Ok, posso anche essere disfattista, però mi spiegate alcune cose?

Perchè viene venduto un terreno comunale, reso prima edificabile, invece di farne uno spazio per i Cittadini (qui)?

Perchè una Villa viene venduta, vista la carenza di luoghi per Associazioni di Volontariato che offrono servizi ai Cittadini a costo zero per le Casse Comunali (qui)?

Perchè una struttura ideata e costruita per offrire  un servizio sul territorio è stata dimenticata da tutti (qui)?

Perchè un Cittadino quando va nella propria Casa comunale si sente un intruso (qui)?

Questi sono fatti concreti… tutto il resto sono solo chiacchiere!

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