L’atto del decidere

Fuor di metafora e tornando alla riflessione sull’esercizio del potere, la cosa più difficile e pericolosa è senz’altro l’atto del decidere, dell’ordinare.

E’ nell’atto del decidere che si compie l’esercizio del potere, ed è solo attraverso questo compimento che si realizza il bene spinoso dell’organizzazione sociale, la quale può essere ispirata a modelli diversi, alcuni terribili, alcuni meno, comunque alternativi all’utopia del’autogestione totale e permanente.

Per esempio in un sistema liberale e quindi complesso l’atto del decidere non è – e non deve essere – il frutto eroico dell’ispirazione di uno, ma il frutto ponderato del comportamento di molti.

Tratto da “La mossa del riccio

di Davide Mattiello

Come ricci

Abbiamo compreso l’orrore del potere e la sua necessità.

Ecco perché siamo come ricci:

non troppo lontani da morire di freddo, non così vicini da ferirci a morte.

Faremo quel che c’è da fare per governare con i mezzi di questa storia: Costituzione, Libertà, Uguaglianza, Democrazia, Repubblica.

Fino a prova contraria.

Tratto da “La mossa del riccio

di Davide Mattiello

Un Albergo “diffuso” a Trani

A pagina 9 del Programma del Candidato Sindaco Ugo Operamolla, la cui versione integrale si può trovare qui, tra le proposte per il Turismo si indica la “promozione del c.d. Albergo diffuso”.

Ma cos’è l’Albergo diffuso?

Un pó casa e un pó albergo, per chi non ama i soggiorni in hotel; questa é in poche parole la nuova forma di ospitalità che prende il nome di Albergo Diffuso.

Le sue componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano all’interno dello stesso nucleo urbano.

L’aggettivo “diffuso”, denota dunque una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi tradizionali, che spesso assomigliano ai condomini.

L’Albergo diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, più che con gli altri turisti e ad usufruire di normali servizi alberghieri, come la colazione in camera od il servizio ristorante.

L’albergo diffuso si é rivelato particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico od architetonico, che in tal modo possono recuperare e valorizzare, vecchi edifici chiusi e non utilizzati ed al tempo stesso possono evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni

(Tratto dal sito dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi)

Il 28 marzo scorso la Regione Puglia ha approvato il Regolamento attuativo che rende operativa la Legge regionale 17/2011 sull’albergo diffuso.

 

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Post già pubblicato il 18/04/2012

I mediatori sociali di strada

Tra le proposte sul Sociale, inserite nel programma del Candidato Sindaco Ugo Operamolla e della Coalizione, vi sono i “mediatori sociali di strada”.

Tale  personale qualificato sarà una sorta di “vigile di quartiere”, che saranno presenti sul territorio e potranno entrare in contatto direttamente con quelle persone “senza fissa dimora” o “di passaggio”.

In questo modo si potrà agevolmente fornire a costoro l’indicazione dei luoghi dove mangiare, lavarsi e dormire, evitando il “bivacco” nelle piazze, nelle strade cittadine e negli edifici abbandonati, nonché essere un deterrente per il fenomeno dell’accattonaggio.

Inoltre, i mediatori sociali di strada potranno diventare un “riferimento” per quelle persone che evitano, per svariati motivi, le figure ufficiali preposte (come gli assistenti sociali) o le forze dell’ordine, oppure non sanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto.

Infine, è da evidenziare che tali figure professionali saranno a disposizione dell’intera comunità, senza distinzione di nazionalità e religione.

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Post già pubblicato il 26/03/2012

Scusate se proponiamo

Nel programma del candidato Sindaco Ugo Operamolla (qui) ci sono proposte concrete da realizzare:

– incentivi ai fitti a canone concordato o agevolato,

– più fondi al sostegno all’affitto,

– incentivi all’edilizia residenziale convenzionale e pubblica,

– disincentivi sulle case sfitte,

– assistenza domiciliare,

– telesorveglianza,

– centri ricreativi in ogni quartiere per gli anziani,

– asili nido e parchi giochi per i bambini,

– casa famiglia per bambini orfani e per disabili senza famiglia,

– Banco sanitario e farmaceutico,

– banco alimentare,

– supermercato sociale,

– mediatori sociali di strada,

– valorizzazione del centro famiglia,

– accesso gratuito alla cultura per chi è senza reddito o vive al di sotto della soglia di povertà,

– immobili comunali per enti sociali e culturali,

– corsi di orientamento culturali e linguistici,

– centro di assistenza,

– luoghi di aggregazione e comunicazione interculturale per gli extracomunitari.

Tutti obiettivi che si possono realizzare, dove è necessario che il “socio di maggioranza” dell’Amministrazione Comunale sia il mondo delle cooperative sociali e delle Associazioni di volontariato.

Le risorse finanziarie si possono trovare, partecipando ai bandi e rivedendo la spesa per eliminare gli sprechi e riducendo i costi degli emolumenti ai dirigenti.

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Post già pubblicato il 15/04/2012